Questo è un bellissimo spettacolo teatrale realizzato dalla compagnia PercorsoVitale con le mie musiche

Venerdì 9 Novembre 2012 ore 21.00
"Stupida Tempesta di Provincia" di C. Monari
regia di Simona Selvini

Teatro Auditorium "Spazio Binario" - Piazza della Repubblica, 1 - Zola Predosa (BO)

hp tempesta

di Cosimo Monari
Regia di Simona Selvini

Una Tempesta. Di meno: Una stupida Tempesta. Di meno:
Una Stupida Tempesta di Provincia. Questo testo teatrale, che e' contenuto nell'ultima parte dell'omonimo libro e' essenzialmente un lavoro sulla follia. O anche sulla paura della follia. O ancora sulla follia inevitabile e sulla follia inimmaginabile. Siamo dunque circondati da folli. O siamo noi stessi folli. O anche: la follia non esiste se non come contrapposizione ad un qualcosa di inafferrabile come la ragione. Folli che leggono libri sui folli cercando di non diventare folli. Folli che sognano un futuro strepitoso laddove nulla cambia. Folli che lavorano attanagliati dal loro passato. Folli che muovono fili generando inconsapevoli Tempeste. Tutti noi siamo travolti da piccole follie quotidiane, da grandi paure oscure celate nella nostra mente. Cercare un filo che ci conduca, che ci guidi in un percorso chiaro e' un'impresa. Da folli.

Ne "La Tempesta" di Shakespeare, Prospero e' una figura complessa.
Essenzialmente e'una triplice figura di protagonista, regista e mago. Tutti i personaggi esistono grazie a lui e vivono in sua funzione. Nessuno puo' uscire dalla sua orbita. Ariele ci prova. Invano. La figlia non ci pensa neanche lontanamente. Tutti quei "poveracci" che naufragano sull'isola non hanno quasi una loro propria volonta'.
E Prospero tiene tutti in pugno. Grazie a cosa? Al suo intelletto, ai suoi libri e, diciamolo pure, a una gran voglia di vendicarsi. Ostinato, un po' arrogante, sicuro di ogni cosa, Prospero ogni tanto finisce perfino a mascherarsi da antagonista. Antagonista verso se'stesso, verso la sua "giusta vendetta", verso Ariele che passa dall'essere servitore all'essere schiavo, verso il libero arbitrio della figlia, verso quei naufraghi che, davanti alla figura onnipotente del mago, perdono ogni loro crudelta' e attirano le nostre simpatie.

Ma in una Stupida Tempesta di Provincia?

Proviamo a immaginarci un Prospero senza intelletto. Senza libri magici. Senza vendetta. Un Prospero cosi'perde ogni sua dimensione. Un Prospero cosi' perde la ragione. Un Prospero cosi' non puo' piu' essere protagonista. Ne' regista. Ne' mago. E non puo' neanche provare ad essere antagonista. E la Tempesta non puo' accadere. A meno che...
A meno che tutti gli altri personaggi non provino a prendere in mano loro, quello che accadra'. Altri personaggi che diventano registi, protagonisti e maghi. Destreggiandosi tra banalita' devono cercare di colmare quel vuoto. Devono uscire dalla loro funzione e provare, per una volta, ad essere qualcun altro. Cosa non sempre facile perche', come si sa, quando un mondo perde il suo punto di riferimento, puo' accadere solo una cosa:

Il Caos.


(da "Stupida Tempesta di Provincia" di Cosimo Monari)

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